Ieri ho pranzato in un parco.
In questo enorme spazio verde c’eravamo solo io e un signore che dapprima camminava lentamente nel percorso piastrellato, poi ha iniziato a divertirsi utilizzando gli attrezzi del “percorso vita”, quelli per fare ginnastica.
Penso avesse sugli 80 anni.
Si divertiva come un matto a stare in equilibrio camminando un passo avanti l’altro su un palo stretto rialzato dal pavimento di circa 10 cm.
Poi mi giro e lo vedo appeso con le braccia alle parallele.
Tenta poi di saltare su delle staffe e lo sento dire “oggi non è giornata, ci riprovo domani”.
Alla fine, sto per uscire e gli passo davanti. È seduto su un’altalena e si sta dondolando.
Mi saluta allegramente e mi dice “Non è che mi rimproveri anche tu, vero?”
Io lo guardo senza rispondere e subito continua: “Chi mi vede mi dice di stare attento, che sono troppo vecchio, potrei cadere e farmi male” poi mi fa un sorriso bellissimo e continua: “avrò anche 85 anni ma nel mio cuore sono sempre un bambino e quando posso giocare non perdo occasione.”
Wow!!!
Che atteggiamento, che forza, che grinta… e quanta gioia è riuscito a trasmettere.
Ecco, penso che anche noi dovremmo smettere di ascoltare chi ci tappa le ali e imparare a prenderci maggiormente cura di quel bambino o quella bambina che scalpita dentro di noi, che vuole giocare e divertirsi ma che troppo spesso si sente dire “Non si può”.
Ricorda, la vita è adesso ed è nostro compito viverla al meglio.
La tua Coach
Renata